I vitalizi dei politici polesani <br/> ben 854mila euro nel 2015

In dieci tra ex consiglieri regionali polesani e vedove di questi ultimi, grazie alla reversibilità, si sono divisi nel 2015 ben 241mila euro. E se aggiungiamo i 613mila euro dei 20 tra ex deputati e senatori si arriva alla ragguardevole cifra di 854mila euro. Sono gli assegni vitalizi che gli ex inquilini di palazzo Ferro-Fini e dei palazzi romani, eletti dal Polesine, riscuotono dal compimento del 55esimo anno i regionali, dal 60esimo i parlamentari.



Da Giulio Veronese, ex uomo forte della Dc polesana, a Venezia ininterrottamente dal 1970 al 1993, con 42.715 euro netti l'anno a Renzo Marangon, il quale guadagna addirittura più di lui: 3.705 euro netti al mese, frutto di un impegno in regione iniziato nel 1993 e continuato ininterrottamente fino al 2010.



Le tre vedove di ex consiglieri regionali sono invece Fernanda Turatti, vedova di Spartaco Marangoni, consigliere regionale comunista per tutti gli anni ’70, morto nel 2014 (23.842 euro l'anno); Sara Spartà, vedova di Paolo Paolucci, medico nato a Rovigo ma trasferitosi a Padova (20mila euro l'anno); Elsa Graziella Bellinello, vedova del comunista Pierpaolo Borghero, (18mila euro l'anno).



Tra i parlamentari Luca Bellotti dal 2017, al compimento del 60esimo anno, maturerà il diritto di riscuotere il vitalizio da parlamentare: 40mila euro annui, da sommare ai 19.968 che percepisce dalla regione, 5mila al mese. Tra gli altri 19 parlamentari con vitalizio, Gabriele Frigato, con tre mandati alla Camera tra Margherita e Pd, è in testa con 48.800 euro l'anno.



Sono senza vitalizio, invece, Giuseppe Fini (Fi) e Sandro Gino Spinello (Pd), in parlamento troppo poco per maturare il diritto alla pensione.



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