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Pfas, inquinamento acque <br/> è allarme in Polesine

Ambiente

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Il corso del fiume Adige nella zona di Badia Polesine

Sono 35 i siti monitorati dall'Arpav in Polesine a rischio inquinamento da Pfas. Interrogazione al ministero dell'Ambiente urgente dell'onorevole Pd Crivellari.
Allarme per l'acqua tossica anche in provincia di Rovigo con il Polesine circondato dal pericolo ambientale legato all'inquinamento delle acque: sono una trentina i siti del nostro territorio finiti al centro dell'allerta per i Pfas, le sostanze perfluoroalchiliche che da qualche settimana stanno tenendo in allarme il Veneto.



Per fare chiarezza su tutto questo, l'onorevole del Pd, Diego Crivellari, rivolge un'interrogazione al ministero dell'ambiente.



I Pfas sono sostanze tossiche finite nelle acque a seguito di lavorazioni industriali. In Veneto ci sono 559 siti a rischio mappati dall'Arpav. Una lista di potenziali bombe ecologiche comunicata anche al ministero dell'Ambiente. Il Polesine si trova circondato da questi pericoli in quanto i territori di Padova, Verona e Venezia risultano compromessi in parecchie zone.



Sarebbero 35, invece, i siti potenzialmente inquinati, e, da quel che risulta consultando il sito dell'Arpav, in Polesine le analisi sulle acque sono state effettuate nei comuni di Adria, Badia Polesine, Bagnolo Di Po, Bergantino, Bergantino, Canaro, Canda, Castelnovo Bariano, Corbola, Fiesso Umbertiano, Giacciano con Baruchella, Lendinara, Polesella, Rovigo, Taglio di Po, Trecenta, Villamarzana, Villanova del Ghebbo.



Il servizio completo in edicola nella Voce di sabato 30 aprile
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