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Blitz nel laboratorio cinese <br/> nessuna igiene e due clandestini

Badia Polesine

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Durante un controllo dei carabinieri sono stati controllati due laboratori tessili cinesi, entrambi a Badia Polesine. In uno dei due, oltre alla condizioni igieniche da "lager" erano impiegati due clandestini.
Diciannove dipendenti, tra cui due clandestini, stipati in un capannone, insieme anche a cinque bambini - non al lavoro, è giusto precisarlo - in condizioni igieniche davvero improponibili. I carabinieri della compagnia di Rovigo, della stazione di Badia Polesine e del nucleo ispettorato del Lavoro, hanno denuciato un imprenditore cinese, X. C. di 46 anni, per sfruttamento del lavoro clandestino, omissione di contributi per 20mila euro, mentre sono in corso accertamenti sulle condizioni sanitarie del posto di lavoro.



Il blitz dei militari è avvenuto giovedì sera, in due laboratori tessili di Badia Polesine. Nel primo caso, oltre alle contestazioni di carattere penale, sono state anche elevate multe di oltre 3mila euro per la mancata redazione del documento di valutazione rischi nel posto di lavoro e per la mancata formazione del personale in ambito di sicurezza. Nel secondo laboratorio, sempre a Badia Polesine, sono state elevate multe di carattere amministrativo.



Il laboratorio che sfruttava anche manodopera clandestina, serve marchi e confezioni di lusso, che hanno sede a Bologna.




Il servizio completo sulla Voce di Rovigo in edicola domani, 8 maggio.
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