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Il questore Russo saluta Rovigo <br/> nel bilancio parla di immigrazione

Festa della Polizia

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Foto di gruppo durante la Festa della Polizia

Il questore Russo lascerà Rovigo il 31 maggio prossimo. Nel suo bilancio un cenno all'immigrazione, coi 440 profughi scappati dal Polesine, e ai furti, in calo nel Polesine.
Il questore Eugenio Rosario Russo dal 31 maggio lascerà Rovigo e ha approfittato della 164sima festa della Polizia per fare un bilancio del suo mandato e ringraziare collaboratori e istituzioni cittadine.



Nel quadro annuale tracciato da Russo, l'immigrazione è il fenomeno che ha inciso maggiormente dal 2014 a oggi, con l'arrivo anche in Polesine di migliaia di richiedenti asilo. "Attualmente - ha ricordato il questore - nelle sei strutture della provincia sono 390 i profughi ospitati, mentre ben 440 hanno deciso di allontanarsi, senza nemmeno chiedere istanza di protezione".



Il terrorismo, collegato al fenomeno migratorio, specie dopo gli attentati di Parigi e Bruxelles, ha impegnato la Digos in continui controlli ai quattro luoghi di culto del Polesine. Durante i servizi di controllo sono state arrestate 17 persone e denunciate 406. Le Volanti hanno controllato 15mila persone in 3.700 interventi.



I furti non sono tanti in più rispetto al passato, ma fanno più paura per il modus operandi violento dei criminali. "In tutta la provincia sono diminuiti del 14% - ripete Russo - con un netto calo dei furti in abitazione del 40%, negli esercizi commerciali del 5% e nelle auto in sosta dell'8%. Anche le rapine sono diminuite e sono passate da 11 a 6, mentre le truffe sono calate del 37%".



Il servizio completo in edicola nella Voce di venerdì 27 maggio
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