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Distraevano i beni dal fallimento <br/> denunciati per bancarotta fraudolenta

Guardia di finanza

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Una delle macchine da cucire sequestrate dalla Guardia di Finanza

La Gdf di Rovigo ha denunciato per bancarotta fraudolenta due persone, di Porto Tolle e Migliarino, accusate di aver distratto beni da un fallimento a favore di una azienda tessile di Badia.
Denunciati dalla Guardia di Finanza di Rovigo per bancarotta fraudolenta due persone, una di Porto Tolle e un "prestanome" di Migliarino in provincia di Ferrara, accusati di aver distratto beni provenienti da una società del settore tessile fallita operante a Badia Polesine in favore di imprese riconducibili al principale indagato.



Sono state numerose le perquisizioni, anche domiciliari, eseguite dalle Fiamme Gialle a Porto Tolle, Migliarino e Piacenza d’Adige, in provincia di Padova, con impegnati circa 20 militari del Nucleo Polizia Tributaria di Rovigo. Dopo sei mesi di indagini le Fiamme Gialle rodigine hanno individuato le due persone denunciate, in concorso tra loro, per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale.



A seguito delle indagini svolte la Procura della Repubblica di Rovigo ha emesso diversi decreti di perquisizione con la finalità di rintracciare e recuperare, come peraltro poi avvenuto, parte dei beni sottratti ai creditori.
Nel corso delle operazioni sono state sequestrate 20 apparecchiature fra macchine da cucire professionali e strumentazioni tecniche per il confezionamento abiti.



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