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Il caso delle nomine all'Iras <br/> costa a Bergamin l'esposto in procura

Rovigo

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L'ex cda dell'Iras col sindaco Bergamin al centro: ancora nessuna surroga

La minoranza pronta a portare in procura il sindaco di Rovigo Bergamin per non aver ancora nominato i sostituti ai consiglieri di amministrazione dell'Iras che si erano dimessi.
Un altro esposto in procura, dopo quello sulla sua auto, contro il sindaco di Rovigo, Massimo Bergamin. E' quasi pronto, e sarà depositato nel giro di pochi giorni, relativamente alle nomine Iras, quelle che Bergamin proprio non vuole fare.



Stiamo parlando dei tre posti vacanti all'interno del consiglio di amministrazione della casa di riposo cittadina. Dopo le dimissioni del presidente Rizzo, di Ballotta e della Guerreschi, infatti, nel cda sono rimasti solo in due: troppo pochi per prendere qualunque decisione con il risultato che l’attività dell’ente è bloccata. Il sindaco, però, non procede con la surroga dei dimissionari. Anche per calcolo politico: l’obiettivo, infatti, è quello di veder arrivare a San Bortolo un commissario nominato dalla Regione.



Una posizione che il primo cittadino ha ribadito anche di fronte ai sindacati. Il sindaco, infatti, ha incontrato nel suo ufficio i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil. A Dal Zio, Mosca Toba e De Giuli, il primo cittadino ha detto chiaramente di non aver nessuna intenzione di fare le nomine.



Ma la melina del sindaco non va giù alla minoranza. Che si prepara, infatti, a presentare un esposto in procura per omissione d'atti d'ufficio e - forse - interruzione di servizio pubblico. I contorni della segnalazione, infatti, sono ancora al vaglio dal punto di vista legale.



Il servizio completo in edicola nella Voce di martedì 21 giugno
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