Cerca

"Sfruttava" l'imprenditore morto <br/> per far arrivare in Italia manodopera

Caporalato

caporalato carabinieri.jpg

Caporalato, una piaga dell'agricoltura

Denunciato un 36enne albanese che utilizzava il nome di un imprenditore agricolo morto per assumere, e far arrivare in Italia, extracomunitari possibili vittime del "caporalato".
Sfruttava il nome di un piccolo imprenditore agricolo della provincia di Ravenna deceduto da oltre un anno per far giungere in Italia 31 extracomunitari, tra indiani e marocchini, per i quali aveva avviato procedure di assunzione false: scoperto e denunciato un 36enne albanese.



Sono stati i Carabinieri di Ravenna e Faenza a pizzicare il 36enne, ora si indaga per capire se ci fossero anche movimenti di denaro dietro ai tentativi di mettere in regola questi extracomunitari, possibili vittime del fenomeno del "caporalato" e se fossero coinvolte altre persone. L'albanese aveva iniziato l'iter telematico per questi contratti di lavoro stagionale per far arrivare in Italia i 31 extracomunitari.



Le domande erano arrivate anche allo sportello unico per l'immigrazione di Rovigo, oltre a quelli di Ravenna e Ferrara. Sulle stesse era indicato come datore di lavoro l'imprenditore agricolo deceduto, che peraltro avrebbe dovuto avere terreni in Emilia Romagna e in Veneto.



Il servizio completo in edicola nella Voce di sabato 25 giugno
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400