Tari, un salasso per i polesani <br/> Rovigo tra le più alte del Veneto

In provincia di Rovigo la Tari, tassa sui rifiuti, è alle stelle, costa più che altrove, tanto che nella classifica dei quaranta comuni veneti in cui la bolletta è più alta, uno ogni quattro è in provincia di Rovigo.



Rovigo, peraltro, è ai vertici di questa speciale graduatoria: nel 2014 ogni residente ha pagato mediamente 242 euro e 76 centesimi il servizio di raccolta e smaltimento delle immondizie, al 25esimo posto tra le città più care del Veneto e tra le 600 più costose dell'Italia intera.



Lo dice uno studio di OpenPolis, portale specializzato nell’analisi dei bilanci degli enti locali, che ha analizzato le bollette del 2014. Con il taglio delle esenzioni decise l'anno scorso dal commissario (e arrivate in bolletta, a conguaglio, con la rata scaduta giovedì scorso) probabilmente Rovigo si attesta in realtà ancora più in alto nella classifica.



Peggio fa Rosolina, che, suo malgrado, è il paese più caro del Polesine per quanto riguarda il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, nonché il settimo più caro del Veneto e il 133esimo nella classifica italiana. Suo malgrado perché nei 394 euro e 68 cent chiesti mediamente, infatti, gli utenti vanno soprattutto a pagare lo smaltimento dei rifiuti prodotti dai turisti che, d'estate, prendono d'assalto la località balneare.



Più difficile da leggere il dato di Bergantino, terzo comune più caro del Polesine e 19esimo in Veneto con una bolletta media di 258 euro e 73 a cittadino. La graduatoria provinciale vede, come detto, Rovigo al terzo posto, seguito quindi da Adria (240,26 euro a bolletta) al quarto poso, Porto Viro (213,96 euro) quinto, Badia (213,24 euro) sesta.



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