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Nuovo carcere, la storia infinita: quanti errori

Rovigo

Inaugurazione Carcere Graziano Del Rio Andrea Orla

Il nuovo carcere di Rovigo

A quasi due mesi di distanza dal passaggio dal carcere vecchio di Via Verdi al Nuovo Carcere di Rovigo la situazione, sia di chi lavora e di chi è detenuto, è complicata per una serie di eventi di carattere strutturale e tecnico.
Esasperazione: è quello che ha spinto il segretario regionale Cgil Gianpietro Pegoraro e il coordinatore regionale Stefano Vanin a intervenire nuovamente sulla storia infinita del nuovo carcere.




La situazione dell’organico di Polizia Penitenziaria di Rovigo è sempre ridotto nonostante sia stato indetto da parte del Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria un interpello Distrettuale nel ruolo di Agenti e Assistenti di Polizia Penitenziaria, questo per far affluire al nuovo complesso di Rovigo altro personale, ma su 6 unità richieste soltanto una ha aderito al suddetto interpello.



Il nuovo complesso presenta ambienti non forniti di condizionatori; come il Block House e la sala regia dove le temperature di questi giorni e dei giorni a venire raggiungono e potranno raggiungere livelli insopportabili.




Vi sono addirittura locali inizialmente progettatati senza nessuna logica funzionale ai criteri di vivibilità concreta, come ad esempio: locali dove non esistono prese di corrente per installare postazioni di computer e sprovvisti di linee telefoniche e/o collegamenti internet; assenza di climatizzatori poiché sono stati progettati con funzione di magazzino mentre per la loro ubicazione, luminosità ed ampiezza sono più adatti ad essere utilizzati come uffici; i locali previsti e progettati come uffici non risultano a norma, o perché troppo piccoli o perché privi di finestre e illuminazione sufficiente.



Tali mancanze pongono i lavoratori in gravi difficoltà lavorative poiché gli stessi sono costretti a recarsi in altri uffici forniti di strumenti utili per espletare le normali attività lavorative quotidiane. Il tutto si riversa sulle attività di istituto ritardando pratiche e adempimenti vari, richiesti sia dall’amministrazione che dalle varie autorità giudiziarie.



Quotidianamente i poliziotti penitenziari assegnati alla nuova struttura carceraria rodigina hanno a che fare con problemi tecnici quali mancanza di segnale dell'impianto radio-Tv, per le problematiche inerenti la telefonia fissa in uso ai detenuti, siano essi extracomunitari e non, in quanto risultano particolarmente problematiche le chiamate dirette in altri paesi sia in area geografica europea che aree extracontinentali. Questo creano spesso conflitti tra agenti e detenuti.
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