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Un mare d'amianto sulle scuole del Polesine

Edilizia pubblica

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Sette istituti superiori sono coperti da oltre 8mila metri quadrati di questo pericoloso materiale. Il bando della provincia per la bonifica è bloccato ormai da un anno.
Una cosa è rimasta ferma ed è certa, nelle scuole polesane: la presenza dell’amianto sui tetti degli edifici. Il tutto a distanza di quasi un anno dal bando che la provincia di Rovigo ha indetto per verificare la possibilità che qualche privato si prenda carico i lavori di bonifica dei tetti degli edifici scolastici, in cambio dell’opportunità di usufruire delle coperture delle scuole stesse per installarci degli impianti fotovoltaici.



Gli istituti superiori con questo problema sono ben sette, per un totale di oltre 8mila metri quadrati di presenza del pericoloso materiale.
Si tratta della palestra dell’Ipsia Marchesini di Rovigo (700 metri quadrati in totale), il corpo aule e la palestra del De Amicis di Rovigo (1.400 metri quadrati), l’istituto magistrale Roccati (2.360 metri quadrati), il corpo aule dell’istituto Callas di Castelmassa (180 metri quadrati), quello dell’Einaudi di Badia Polesine (1.200 metri quadrati), l’aula ginnica del liceo scientifico di Adria (600 metri quadrati) e il laboratorio, i magazzini, il ricovero e la stalla dell’istituto Munerati di Sant’Apollinare di Rovigo (1.620 metri quadrati).


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