Api è pronta a sostenere il Cur entrando nella compagine sociale

Imprenditori di Api Rovigo pronti a sostenere e a collaborare con il Cur di Rovigo. Ci sono almeno una ventina di aziende aderenti all’associazione di categoria Api Rovigo (che fa parte di Confapi Italia) disponibili ad accogliere la volontà espressa dal Comune di Rovigo qualche settimana fa, ossia aprire l’università rodigina anche a soci e sostenitori privati.



E’ lo stesso presidente Alessandro Duò a spiegare che “come associazione diamo la nostra disponibilità ad entrare nella governance del Cur e a partecipare allo sviluppo del Consorzio universitario di Rovigo. Siamo convinti che i tempi siano più che mai maturi per un più stretto rapporto fra università e mondo imprenditoriale. E ci auguriamo che il nostro esempio sia seguito anche da altre associazioni di categoria polesane”.




Il direttore Raffaele Crepaldi precisa che “attualmente nella nostra associazione ci sono una ventina di aziende che hanno già espresso disponibilità in questo senso. Si tratta di imprenditori che operano in vari settori, soprattutto nel ramo dei servizi. Il cambio di passo che si può imprimere con una maggiore sinergia università-imprese è innegabile, con la possibilità di sviluppare la formazione, l’orientamento, il sistema delle banchi dati e delle competenze”.



La disponibilità di Api si muove dunque su due binari, quello finanziario e quello della partecipazione alle scelte del Cur. Prima però serve la modifica dello statuto, sollecitato a più riprese dagli stessi attuali soci del Cur, anche per alleggerire la difficoltà di alcuni di questi ultimi nel partecipare alla copertura finanziaria. Ora la parola passa a loro.


Approfondimenti sulla Voce di Rovigo di giovedì 3 novembre.