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Ordinanza anti slot e orari ridotti, Bingo Star fa ricorso al Tar

Il contenzioso

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La società contesta l'ordinanza del sindaco dello scorso primo ottobre con la quale è stata decisa una drastica riduzione d'orario per l'utilizzo di videopoker e slot machine.
L’ordinanza con cui il sindaco Massimo Bergamin ha imposto lo spegnimento forzato di videopoker e videolottery è stata impugnata: ora sarà il Tar del Veneto a dover decidere se quel provvedimento del primo cittadino è legittimo o meno.
A trascinare il comune di fronte al tribunale amministrativo è il Bingo Star, la società che gestisce la sala nella zona commerciale a sud della città. La richiesta della società è chiara: l’annullamento di quell’ordinanza che limita fortemente le “macchinette”, imponendo alle sale che le ospitano di tenerle spente per 16 ore al giorno.

L’ordinanza è entrata in vigore il primo di ottobre. In base a quel provvedimento, le sale slot autorizzate possono aprire solo dalle 14.30 alle 22.30, tutti i giorni, festivi compresi. Otto ore e non di più. Per bar, ristoranti, alberghi, tabaccherie, ricevitorie, agenzie di scommesse, e quant’altro accensione dalle 10.30 alle 13 e di nuovo dalle 17 alle 22.30.
La sala - come spiegano gli amministratori della società - si trova lontano dal centro e dalle scuole, e l'accesso è consentito solo ai maggiorenni. Da qui la richiesta di annullare il provvedimento.
Palazzo Nodari ha deciso di resistere in giudizio.
Servizio sulla Voce in edicola giovedì 24 novembre
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