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Il Grande Fratello è cieco, ma il comune lo paga per buono

Sicurezza

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La tecnologia delle telecamere di videosorveglianza è ormai obsoleta: con il buio o con la nebbia, impossibile riconoscere persone o targhe.
Una rete con le maglie troppo larghe. Incapace di “pescare” delinquenti e - come nel caso dell’incidente di ponte Marabin - pirati della strada. Perché la tecnologia su cui si basa il sistema di videosorveglianza su cui può contare il comando dei vigili urbani di Rovigo è ormai obsoleta.



Le immagini delle telecamere di videosorveglianza, infatti, sono pressoché inutili. Intendiamoci: le telecamere funzionano. Non sono spente. Solo che la qualità dei video è ormai obsoleta: la bassa risoluzione, con il buio o con la nebbia, impedisce di fatto il riconoscimento di persone e mezzi.



Impossibile, dunque, leggere una targa. Questo perché gli occhi elettronici non sono ad infrarossi, come quelli che vengono installati da qualche anno a questa parte, e dunque in condizioni di oscurità diventano pressoché inutili. Eppure, il servizio di manutenzione viene pagato regolarmente.



Il servizio completo, i numeri e le cifre pagate dal comune sulla Voce in edicola venerdì 9 dicembre.

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