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Presentata la mozione di sfiducia al sindaco, ma per ora non ci sono le firme

Politica

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Ivaldo Vernelli

I due consiglieri dei 5 Stelle hanno inviato il testo al presidente del Consiglio, ma per avere efficacia deve essere sottoscritta da 13 consiglieri (numero difficile da raggiungere)
Come in un parto trigemellare, al termine di una lunga gestazione, il Movimento 5 Stelle di Rovigo ha stilato e inviato al presidente del Consiglio comunale, Paolo Avezzù, il testo della mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Massimo Bergamin. Un testo in calce al quale, per il momento, ci sono solo due firme (quella del capogruppo Ivaldo Vernelli e quella del consigliere comunale Francesco Gennaro. Per venire messa in discussione e votata, la mozione di sfiducia deve però raccogliere almeno 13 firme, vale a dire quelle dei 12 consiglieri di minoranza più uno della maggioranza. E per essere approvata deve poi raggiungere la maggioranza assoluta del Consiglio, vale a dire 17 voti a favore.

Questa, tecnicamente, la situazione.

Ma cosa chiede la mozione?

Al termine di cinque lunghe pagine, si chiede di togliere la fiducia al sindaco in quanto, secondo i consiglieri grillini, nella vicenda Ecoambiente, che si è conclusa la settimana scorsa con un accordo fra il Comune e il Consorzio Rsu che ha salvato l'azienda dal portare i libri in tribunale, "il sindaco ha chiaramente nascosto alla collettività di cui dovrebbe essere il primo garante, le reali motivazioni dell’incredibile voltafaccia nella propria strategia politica, e con atteggiamento sconcertante non ha consentito di sottoporre al preventivo vaglio degli organi a ciò deputati le eventuali responsabilità dei possibili danni causati dalla sua azione inopportuna e censurabile".

In pratica, secondo il gruppo dei 5 Stelle che finora era stato più o meno organico alla maggioranza pur senza farne parte, quell'accordo - per tutta una serie di motivi prettamente tecnici che vengono elencati nella mozione - non doveva essere sottoscritto.

"E' venuto meno - scrivono - il rapporto di fiducia che deve legare indissolubilmente con atti validi e circostanziati il sindaco al Consiglio comunale", fino ad arrivare ad accusare il sindaco di "errori devastanti".

A questo punto il passaggio ulteriore è il raccogliere 13 firme.

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