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Ecoambiente, il presidente Palli: "Basta parole, è il momento di agire"

Rifiuti

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Dopo il primo cda, una nota per rimarcare l'unità d'intenti del nuovo organo decisionale della società. "Finalmente fra i soci c'è un’unità di intenti che prima non esisteva".
Siamo chiamati a fare, e non a parlare. Si può riassumere in queste poche parole il senso di quanto il nuovo presidente di Ecoambiente, Alessandro Palli, ha voluto precisare in una nota sui rapporti coi colleghi del consiglio di amministrazione, Alice Cassetta e Ivano Gibin, e sul futuro della società che si occupa del ciclo dei rifiuti polesano.

Una nota in cui ripercoirre brevemente le tappe che hanno portato alla nomina del nuovo cda, ma soprattutto guarda avanti, "al tanto lavoro che c'è da fare".


“In questa fase di nuovo insediamento, le cose da fare sono tante ed importanti al punto da essere determinanti per un prosieguo in serenità dell’attività nostra, come cda, ma soprattutto dell’azienda” è la premessa di Palli.


“A circa una settimana dalla nomina del nuovo cda ritengo opportuno dare corso ad alcune precisazioni di merito che ho assunto - aggiunge Palli - e a quello degli altri due componenti, i consiglieri Alice Casetta ed Ivano Gibin, quest’ultimo con incarico di amministratore delegato”.


E ancora: “E' stato convocato il primo consiglio di amministrazione aziendale durante il quale si è dato avvio all’applicazione delle prime tra tutte le disposizioni impartite dall’assemblea dei soci al cda appena nominato. Come presidente nutro la massima stima dei miei due colleghi e sono certo dell’univoco intento che ci accomuna e che ha quale obiettivo il rilancio dell’azienda attraverso azioni che fino ad oggi non è stato possibile condurre, e che hanno lasciato Ecoambiente in questa impasse”.


“Peraltro, siamo espressione di un’assemblea di soci - ribadisce il presidente di Ecoambiente - i quali ora, diversamente dal passato, hanno individuato un’unità di intenti che prima non esisteva. Tutti i soci, a vario titolo non hanno mai agito con l’intento di giungere alla chiusura dell’azienda, condizione che a causa delle difficoltà di accordo è stata paventata da figure terze, attribuendone la paternità a chi era molto lontano da tale idea”.


“Come cda di Ecoambiente auspichiamo che il nostro mandato di tre anni possa giungere a naturale scadenza attraverso un percorso sereno, con il compito di raggiungere gli obiettivi preposti, operando a favore del territorio e di tutte le comunità di cui siamo espressione. Questa la nostra sfida”.

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