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Entro primavera la fusione Polesine Acque-Cvs

Acqua

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Il perito del tribunale al lavoro sul concambio: da metà febbraio le delibere nei consigli. E intanto si lavora per portare il Polesine l'acqua della Pedemontana.
Polesine Acque marcia verso la fusione con Cvs. L’azienda idrica unica del Polesine e della Bassa Padovana potrebbe nascere entro primavera. O almeno, questa è la strada tracciata dal cda guidato da Alessandro Ferlin, che proprio il prossimo 30 aprile finirà il suo compito, con l’approvazione del bilancio 2016.



Nei prossimi giorni, il perito nominato dal tribunale inizierà il proprio lavoro di valutazione del valore di concambio fissato tra le due aziende. Entro 45 giorni dovrebbe aver finito. E da quel momento i comuni del Polesine (più Cavarzere e Castagnaro) potranno portare nei rispettivi consigli la delibera di fusione. L’ultima parola poi spetterà all’assemblea dei soci.



Intanto, il cda guidato da Ferlin fa il punto sullo stato di salute dell’azienda: “Abbiamo migliorato il nostro rating bancario, mantenuto gli impegni con i soci e operato investimenti per circa 7 milioni di euro, lasciando inalterata, sia per il 2016 che per il 2017, la tariffa”.



Gettate le basi, poi, per un grande piano decennale per portare in Polesine l’acqua della Pedemontana, che già arriva a Cavarzere e Rosolina. Previsto un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro.
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