Inseguimento nella notte, due tunisini non si fermano all'alt

Inseguimento ieri sera per le strade di Rovigo: la corsa di due tunisini si è conclusa con un paio di denunce e il sequestro dell’auto.



Doveva essere un normale controllo, ma si è trasformato in un inseguimento lungo 7 km. Ieri sera in piazza della Riconoscenza gli agenti, impegnati nel servizio di controllo del territorio, hanno notato un’auto sospetta. Ma la Passat con targa italiana non si è fermata di fronte alla paletta spianata dei poliziotti.



A quel punto è scattato l’inseguimento: l’auto, con due persone a bordo ha svolta in via Petrarca e poi in via Salvo D’Acquisto, imboccando contromano via Dante Alighieri per poi proseguire la corsa lungo viale della Pace e via Oroboni.



Una seconda volante si mette sulle tracce dei due fuggitivi, tentando di bloccare il veicolo, che sfreccia per viale Porta Po nonostante il semaforo rosso. La pattuglia di rinforzo si mette di traverso per sbarrare le vie di fuga, ma la Passat svolta per viale delle Industrie, diretta verso l’Interporto.



Qui, però i fuggitivi si trovano con le spalle al muro: la strada è cieca e i due sono costretti a interrompere la corsa e a scendere dall’auto, in cui i poliziotti hanno trovato 3.700 euro. I protagonisti della fuga sono due cugini tunisini senza precedenti, che abitano in provincia, dove risultano titolari di un’azienda agricola.



I nordafricani, infatti, hanno spiegato la presenza di quella somma a bordo dell’auto dicendo che si tratta dei proventi del loro lavoro. Un aspetto su cui gli agenti stanno facendo luce.



Intanto per i due arrivano alcune denunce:resistenza a pubblico ufficiale, presenza irregolare su territorio italiano e guida senza patente per il conducente, di 25 anni. Il passeggero se l’è cavata invece con una denuncia a resistenza in concorso. Provvedimenti a cui si sommano il sequestro del mezzo e una multa di 12mila euro.



Il servizio completo in edicola nella Voce di domani, giovedì 29 dicembre