Cerca

La frenata di Confindustria, il Comune non molla

La scalata al Cur

69353

Il Cubo che ospita il Cur

Il vicepresidente degli industriali Gambato frena sulla possibilità di rilevare le quote sociali. Bressanin (Camera di commercio): "Non ci sono soldi, contributi sì, acquisizioni no".
Il Comune non intende lasciare il Cur di Rovigo.


Confindustria intanto innesta la retromarcia sull'operazione per rilevare, assieme alla Camera di commercio, le quote del Consorzio universitario di Rovigo.


E' il vicepresidente di Confindustria, Gian Michele Gambato, a spiegare che "la nostra associazione non intende fare alcuna scalata al Cur.

Siamo consapevoli dell'importanza che riveste, ma non intendiamo rilevare le quote di Comune e Provincia. La Camera di commercio, invece ha una sua strategia, ma è prematuro parlarne".

Ma è Primo Vitaliano Bressanin (membro di giunta della stessa Camera di commercio) a mettere i puntini sulle "i": "Soldi ce ne sono pochi. I contributi sono confermati, ma niente acquisizioni".




L'assessore comunale di Rovigo, Andrea Donzelli, da parte sua precisa comunque che "il Comune non lascia il Cur e continuerà ad investire e a lavorare per rilanciare l'università e portarla in centro". Insomma: le azioni di Palazzo Nodari non sono in ogni caso in vendita.




Il servizio completo sulla Voce di mercoledì 18 gennaio.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400