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Quattro eroi polesani nell'inferno del Centro Italia

Terremoto

La squadra Saf dei vigili del fuoco di Rovigo ha fatto ritorno a casa. Il drammatico racconto del caposquadra: “Neve e scosse, ho visto lacrime sui volti di quella gente”.
“Le quattro, terribili, scosse di mercoledì 18 hanno fatto tornare la gente nell’incubo. Anche chi aveva, a fatica, ritrovato un po’ di serenità è ripiombato nella paura, e in moltissimi sono tornati a dormire nelle casette o nelle roulotte, lasciando le loro abitazioni”.



E’ drammatico il racconto di Marco Milan, caposquadra dei vigili del fuoco che nella notte di sabato 21 gennaio ha fatto ritorno a Rovigo, dopo una missione (l’ennesima, da quel 24 agosto che sconvolse il Centro Italia) di nove giorni a Camerino, alla testa di una squadra di quattro uomini del nucleo Saf, specializzato nel soccorso in altezza, del comando dei pompieri di Rovigo.



“Uno dei nostri doveri - sottolinea Milan - è quello di trasmettere sicurezza alla popolazione. Con noi la gente si apre, parla, ci racconta le proprie sensazioni. Dopo le quattro, fortissime, scosse del 18 gennaio ho visto i volti di quella gente riempirsi di lacrime. Vivono in una situazione davvero complicatissima. Mi sono immedesimato nella loro situazione, ed è davvero terribile”.




Il servizio completo sulla Voce in edicola lunedì 23 gennaio.
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