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Influenza, i contagiati oramai sfiorano quota 10mila

Salute

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Solo nell'ultima settimana segnalati 2200 casi. L'allarme del sindacato dei medici ospedalieri: "Il pronto soccorso lavora ai limiti delle proprie capacità logistiche e di personale".
L’influenza continua a colpire durissimo. E il numero degli ammalati aumenta. L’ultimo report della Regione è relativo alla settimana scorsa.

In sette giorni, soltanto in provincia di Rovigo, sono stati ben 2.188 i casi accertati. In media, 300 persone in più messe a letto ogni giorno dal virus di stagione. Una strage. Che porta oltre quota 9.500 il totale dei contagiati, soltanto in Polesine, dall’inizio dell’emergenza.

Ad essere colpiti maggiormente, i bambini e i ragazzi fino a 14 anni, che rappresentano il 36,6% dei malati complessivi. Seguono gli adulti tra i 45 e i 64 anni (il 24,7% dei malati) e quelli tra i 25 e i 44 anni (il 20,9% dei malati).


Intanto, il segretario polesano del sindacato Anaao-Assomed Guido Senesi alza la voce, evidenziando le criticità nel sistema di assistenza ospedaliero. “Il pronto soccorso lavora quasi sempre al limite delle sue capacità, in termini logistici e di personale. Per questo è sufficiente un evento acuto perché l’affollamento e il ritardo di gestione dei casi più o meno urgenti diventi intollerabile. L’utente dopo un sommario triage viene spesso lasciato ad aspettare per ore anche solo per una prima visita. La catena dell’assistenza si inceppa poi nei vari colli di bottiglia”, dice il sindacalista.

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