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"Zena coi ossi", serata alle Clementine fra tradizione e futuro

Coldiretti

Anche quest'anno i vertici di Coldiretti hanno riunito attorno ad un tavolo istituzioni e politica per parlare di quello che sarà dell'agricoltura. E nel piatto, la storia del Polesine.
Ormai è diventato un appuntamento "doc" dell'inverno polesano: la "Zena coi ossi", la serata organizzata da Coldiretti provinciale per mettere in tavola quanto di più tradizionale ci sia nella cucina di questa terra.

E anche, perché no, un'occasione per discutere, davanti ad un piatto di "ossi" del presente e del futuro dell'agricoltura, fra buoni propositi e idee in corso.

Tradizionale anche il luogo del ritrovo: l’agriturismo Le Clementine di Badia Polesine, dove anche quest'anno i vertici di Coldiretti, con il presidente Mauro Giuriolo in testa, hanno accolto le autorità locali.

Dal prefetto Enrico Caterino ai vertici della Guardia di Finanza con il colonnello Nicola Sibilia, dai dirigenti di polizia e carabinieri ai rappresentanti del mondo economico e bancario fino ai politici polesani: la "Zena coi ossi" è l'occasione per fare il punto sulla vita di questo territorio.

Presenti, tra gli altri, l'onorevole Diego Crivellari, i senatori Emanuela Munerato e Bartolomeo Amidei, l'assessore regionale Cristiano Corazzari. Tutti messi a tavola dalle sapienti mani di Luciana Vallese, custode dei segreti più reconditi della cucina polesana, e del marito Beppe Tomaini, norcino di vaglia. Anche perché gli "ossi" sono tradizione, una cultura contadina povera che si è sviluppata attorno al rito della macellazione del maiale del quale - e non è una frase fatta - non si butta via niente, neppure (e tantomeno verrebbe da dire) le ossa.

Tradizione, dunque, ma anche futuro e confronto sulle prospettive del settore primario in Polesine: agricoltura, turismo, sviluppo ecosostenbile sono tutti temi attorno ai quali è indispensabile una condivisione d'intenti richiesta a gran voce dal settore, a partire proprio dal presidente di Coldiretti Mauro Giuriolo e dal direttore Silvio Parizzi.


“La possibilità di incontrare attori ed istituzioni polesane in una cornice familiare e genuina come l’agriturismo – ha sottolinea Giuriolo – ci permette di confrontarci con semplicità e concretezza, affrontando temi caldi che riguardano il Polesine da vicino”.

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