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Polesine, la provincia con più velox d'Italia: ne abbiamo contati 119

Multe

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Ecco la mappa degli apparecchi per la rilevazione della velocità. In due anni sono aumentati del 17%. E ora c'è l'incubo "scout speed".
Una foresta di autovelox. Che ora rischia di infittirsi. E il “pericolo”, per gli automobilisti”, potrebbe essere nascosto davvero in ogni angolo. Anzi, in ogni auto incrociata per la strada.


Perché la sentenza con cui il tribunale di Rovigo ha legittimato le sanzione comminate con lo “scout speed”, l’apparecchio di rilevazione della velocità installato sulle auto della polizia locale, apre una nuova frontiera delle multe. Niente più postazioni fisse (e visibili) ma pattuglie che procedono per la strada, immortalando le auto che incrociano di volta in volta. Un controllo, insomma, di fatto impossibile da prevedere e quindi da evitare. E una probabile pioggia di multe in arrivo.


Intanto, però, gli automobilisti polesani devono fare i conti con quella che probabilmente è la più grande concentrazione dei apparecchi di rilevamento delle infrazioni stradali del Nord Italia (e, forse, oltre). Fare un censimento è impresa titanica. Quasi impossibile.


Ci abbiamo provato, e siamo giunti alla conclusione che tra velobox, autovelox veri e propri, tutor (ce ne sono a Bagnolo di Po e a Ficarolo), T-Red e quant’altro i vigili elettronici puntati sul Polesine sono “qualcosa” come 119. Con un aumento che sfiora il 17%, in soli 24 mesi. Il che vuol dire che là dove c’erano sei velox, adesso, mediamente, ce ne sono sette.



La mappa dei velox comune per comune sulla Voce in edicola venerdì 3 febbraio.
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