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Da lunedì 6 febbraio con La Voce un libro dedicato all'arte del pane

L'iniziativa editoriale

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Un fornaio polesano rivela: "Non c’è più il pane buono come quello che si faceva un tempo, perché non ci sono più fornai disposti a fare sacrifici"
Che il pane sia l’alimento principe delle tavole di tutto il mondo è cosa nota, e il Polesine non è certo da meno, anzi, ne ha fatto uno dei prodotti più tipici del suo territorio.



E tutti i segreti di questo alimento, che sta alla base del nostro sostentamento, saranno svelati nell’imperdibile libro “Pane al pane", che troverete in edicola, in abbinamento facoltativo soltanto con La Voce di Rovigo, a partire da lunedì 6 febbraio a soli 7,80 euro oltre al prezzo del quotidiano.



Gli ingredienti sono pochi e semplici, farine di grano tenero, acqua, olio o strutto, lievito e sale. Dopo aver lasciato l’impasto a riposare e lievitare l’impasto si può arricchire il composto con altre prelibatezze: ciccioli, rosmarino tritato, cipolla, olive, uvetta.



“Non c’è più il pane buono come quello che si faceva un tempo, perché non ci sono più fornai disposti a fare sacrifici - spiega Paolo, fornaio altopolesano che ancora oggi continua la lavorazione del pane in modo tradizionale - mi alzo tutte le notti alle 2 e inizio ad impastare farina, sale, acqua e l’immancabile ‘lievito madre’, altrimenti il pane cambia assolutamente gusto”.



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