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Treni, un calvario quotidiano. Ma c'è chi alza un grido di protesta

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Sovraffollamento, ritardi e soppressioni: sono soltanto alcuni dei disagi segnalati da un pendolare alle autorità. La Tratta Rovigo-Verona è un vero incubo per studenti e lavoratori.
Costosi, sovraffollati e sempre in ritardo: sono i treni con cui hanno a che fare ogni giorno molti pendolari polesani. Ma di fronte a una situazione ormai insostenibile c'è chi ha levato un grido di protesta.



Qualche giorno fa, un pendolare che, come tanti altri, deve fare i conti con i malfunzionamenti cronici della tratta Rovigo-Verona, ha inviato una lettera al presidente della Regione Veneto, all'assessore ai Trasporti, alla procura della Repubblica dei due capoluoghi interessati e ai sindaci dei comuni che si trovano lungo la linea ferroviaria.



Il coraggioso cittadino da quarant'anni fa la spola tra Lendinara e Badia Polesine, ma in in questo tempo secondo lui le cose non sono migliorate di molto. Stazioni in stato di abbandono, carrozze sovraffollate e in pessime condizioni igieniche e ritardi all'ordine del giorno.



A tutto questo si aggiungono le frequenti soppressioni che costringono studenti e lavoratori a stare con il fiato sospeso ogni mattina, con la paura che il treno non arrivi al binario.



Un'altra insidia per i pendolari sono gli scioperi organizzati quasi sempre di venerdì. Tutelare i diritti dei lavoratori è più che legittimo, però la frequenza con cui vengono organizzati da un po' di mesi a questa parte mette in difficoltà i viaggiatori.



Molti ripiegano, quindi, su soluzioni alternative come la corriera o l'auto, sborsando altri soldi oltre a quelli già spesi per il biglietto, che da quest'anno è giornaliero e non più chilometrico.



Ed ecco l'ennesimo tasto dolente del servizio ferroviario: i costi. Biglietti e abbonamenti aumentano di prezzo, ma di rimborsi per il disservizio nemmeno l'ombra per chi si avventura nella giungla delle stazioni locali, dove i disagi sono la normalità.



La speranza è che l'esposto firmato dal cittadino polesano sproni le autorità competenti a mettere fine al calvario quotidiano di tanti pendolari.

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