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Minacce e maltrattamenti, niente più fucili per tre cacciatori polesani

Il provvedimento

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La questura ha deciso di revocare sia la licenza di caccia, sia il permesso di tenere i fucili per i tre cacciatori accusati di maltrattamenti in famiglia. L'intento è scongiurare possibili reati.
Minacce e botte in famiglia, niente più fucili né licenze di caccia per tre appassionati del grilletto con il vizio di alzare le mani contro le proprie partner.



I provvedimenti sono stati disposti dalla questura di Rovigo nei confronti di tre cacciatori polesani, che sono finiti nei guai per accuse di minacce e maltrattamenti nei confronti di mogli e compagne.



Per prevenire possibili reati con le armi da fuoco la questura ha deciso la revoca della licenza di caccia e della possibilità di detenere i fucili.



Il servizio completo in edicola nella Voce di domani, martedì 21 febbraio
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