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Vendono le fedi per campare, ma il don gliele restituisce

Nuove povertà

72021
Sono tornate fra le dita degli sposi grazie alla generosità dei concittadini. Adesso don Gianni vettorello lancia un appello per trovare un lavoro al padre di famiglia disoccupato da 4 anni.
Sono tornate al dito di chi le aveva vendute per fare la spesa. Qualche giorno fa una coppia di San Bortolo ha riavuto le proprie fedi nuziali grazie alla sensibilità del parroco don Gianni Vettorello e alla generosità di tanti concittadini.



Per la famiglia sono tempi davvero difficili: lui, 48enne, ha perso il lavoro quattro anni fa, dopo aver lavorato in Posta per ben 16 anni; lei ha un impiego saltuario come collaboratrice domestica. Troppo poco per tirare avanti e per far fronte alle esigenze della figlia di 8 anni.



Così, dopo aver tirato la cinghia rinunciando prima al superfluo e poi al necessario, la coppia si è vista costretta a vendere gli anelli d'oro per avere qualche soldo. Una decisione presa a malincuore, ma necessaria. Se per le bollette, infatti, la famiglia può contare sull'aiuto del Comune e per i generi alimentari far affidamento alla Caritas, le piccole spese impreviste, come qualche medicinale contro l'influenza, rischiano di metterla in ginocchio.



Ma in fondo al tunnel della povertà è apparso uno spiraglio di luce: quando la difficoltà della famiglia ha raggiunto l'orecchio attento di don Gianni, parroco di San Bortolo, si è subito messa in moto una staffetta di solidarietà. Il sacerdote, infatti, ha lanciato un appello a parrocchiani e concittadini per restituire, attraverso le fedi, la dignità e l'autostima che la famiglia rischiava di perdere.



Alla richiesta hanno risposto in tanti e don Gianni, forte dell'aiuto ricevuto, non si è fermato di fronte alle difficoltà. Quando al "Compro oro" gli hanno detto che le fedi erano già state fuse, ha deciso di realizzarne di nuove. E sabato mattina, finalmente, gli sposi si sono scambiati di nuovo gli anelli. "Missione compiuta!" scrive il parroco sul suo profilo Facebook sotto le foto degli anelli, e aggiunge un grande grazie, da parte sua e della coppia, a tutte le le persone che hanno reso possibile questa piccola gioia.



Ma il suo impegno a favore della famiglia bisognosa non finisce qui: "Ora sono perfettamente cosciente che sto chiedendo la cosa più difficile da realizzare - afferma don Gianni - le fedi sono tornate, i generi alimentari sono arrivati, le offerte in denaro sono state recapitate, mancherebbe solo la cosa più importante e decisiva per questa famiglia bisognosa:"un lavoro". Un lavoro che "ha il sapore della dignità riconquistata". "Io ci credo!" - scrive don Gianni, a cui nulla sembra impossibile se fatto con amore.



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