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E' morta a 109 Maria Bacco, la "nonna" del Polesine

Una donna davvero speciale

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Una vita intensa, l'Università (quando per le donne era difficile anche solo imparare leggere e scrivere), l'insegnamento, la passione per le moto, i viaggi, e le lingue straniere.
E' morta a 109 anni di età Maria Bacco, la "nonna del Polesine", la più anziana fra gli ultracentenari in provincia di Rovigo. La "maestra Maria", come la conoscevano in tanti, avrebbe compito 110 anni il prossimo 18 aprile.

Ed era una persona davvero speciale, di quelle che a loro modo hanno fatto la storia di questa città. Era nata a Boara Polesine nel 1907, e abitava in vicolo Tesini, una laterale della centralissima via Alberto Mario.

Negli ultimi anni l'età aveva iniziato a darle qualche noia, costringendola a muoversi su una carrozzina, ma per il resto era davvero "una roccia".


La sua avventura umana, del resto, merita di essere raccontata incominciando dagli anni della scuola. Aveva frequentato il liceo classico del capoluogo, e dopo la maturità si era iscritta alla facoltà di farmacia dell’Università di Padova. Ma vuoi perché i genitori, dati i tempi, non condividevano a pieno questa sua scelta, vuoi perché materie scientifiche, formule e formulette non facevano per lei, aveva deciso di rinunciare.
Poi il matrimonio, e l'insegnamento alle elementari a Canaro, Pontecchio, Mardimago. Prima della pensione aveva voluto ritornare a Baora Polesine, la frazione della giovinezza, dei sogni. Quasi per ritrovare le sue radici.


Ma la vita di Maria Bacco non è stata soltanto un alternarsi di scuola e famiglia.



E’ stata ben altro. Da giovane amava andare in moto. Sfrecciava velocemente per le strade quando la gente si affidava ancora ai piedi e i più fortunati potevano contare su una sgangherata bicicletta. Era portata per le lingue. Le studiava. Parlava correttamente lo spagnolo, il francese che amava poco, e il tedesco. Proprio in tedesco ha tenuto una lunga corrispondenza, allora non poteva che essere epistolare, con un’amica che abitava in Germania.



La sua curiosità intellettuale, il desiderio di arricchire la sua cultura l’avevano portata a studiare e ad approfondire anche l’amarico, lingua che si parlava in Eritrea. E poi la passione per i viaggi, mentre d’estate le spiagge e il mare erano il suo regno naturale. Ha fatto il bagno fino a 103 anni compiuti. Ovviamente, a pochi passi dalla battigia.

Una donna davvero speciale.
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