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Tornano i cinghiali, la Provincia prepara gabbie e fucili

Ambiente

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Palazzo celio ha varato il piano di controllo numerico. Chiusini in arrivo dal Parco dei Colli Euganei. La colonia sarebbe di 3-5 esemplari, a cui si aggiungono i cuccioli nati in primavera.
Cinghiali in Polesine, la provincia corre ai ripari per evitare che la specie metta radici nel territorio. Palazzo Celio, infatti, ha pubblicato sull'albo online il piano annuale di controllo degli esemplari che da circa un anno scorrazzano nei comuni di Villadose, San Martino di Venezze e Rovigo.



Per evitare che questa zona diventi una popolosa colonia, la provincia ha chiesto aiuto al commissario straordinario del Parco dei Colli Euganei. Sarà proprio il parco a fornire i "ferri del mestiere", attraverso la concessione temporanea di due gabbie-trappole, e il supporto del personale specializzato.



A occuparsi delle catture e dell'eventuale abbattimento saranno gli agenti della polizia provinciale, insieme a un massimo di 5 cacciatori selettori. Regole ferree anche in materia di uccisione, che dovrà avvenire utilizzando pallottole in alluminio, e di smaltimento delle carcasse.



I primi avvistamenti di cinghiale risalgono al marzo del 2016, quando alcune produzioni agricole dei tre comuni coinvolti sono state danneggiate. Gli animali, assenti in Polesine da secoli, potrebbero essere stati introdotti volontariamente dall'uomo oppure potrebbero essere migrati dai Colli Euganei.



In ogni caso, in provincia di Rovigo sembrano trovarsi bene, a giudicare dalle tracce dell'inconfondibile grufolata ritrovate nelle campagne di San Martino, Villadose e Rovigo tra la primavera e l'estate. Secondo le stime, la colonia di cinghiali, dovrebbe essere composta da 3-5 esemplari, a cui potrebbero essersi aggiunti alcuni cuccioli nati in primavera.






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