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Crozza sbeffeggia Rovigo: "Città razzista"

In televisione

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Nel nuovo show del comico ligure, surreale finto-collegamento dalla nostra città: "Gli immigrati ci bloccano l'intestino".
“Gli immigrati non rubano? Lo vada a dire agli abitanti di Rovigo”. Il capoluogo del Polesine diventa - a livello nazionale - una città razzista per antonomasia.



Succede nel corso del nuovo show di Maurizio Crozza, “Fratelli di Crozza”, sul Nove. Tra i nuovi personaggi propositi, spunta anche Maurizio Belpietro, alla guida di una surreale trasmissione dal titolo “Dalle nostre parti”, pungente satira dei talk show televisivi basati sui collegamenti con gruppi di cittadini.



Crozza-Belpietro lancia il collegamento “con gli abitanti di Rovigo, che hanno paura di uscire di casa, ma anche di stare dentro casa, pertanto vivono tutti dentro un ascensore”. Qui, i figuranti sfogano tutta la loro rabbia nei confronti degli immigrati rei, secondo i finti-rodigini, di causare persino problemi di stomaco.



“Siamo arrabbiati, perché noi paghiamo le tasse”, urla una di loro nel microfono improvvisando un accento simil-veneto, mentre gli altri reggono uno striscione su cui sta scritto “Gli immigrati ci bloccano l’intestino”. La rabbia è tutta verso gli “stracomunitari”. “A Rovigo - aggiunge il Crozza-Belpietro - le zingare con la scusa di leggere il futuro rubano le mani alla gente e le rivendono nei mercatini come portacenere”. Una città ormai diventata da barzelletta.
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