Il Polesine è pronto a mettersi di traverso al nuovo pericolo subsidenza.
Le trivelle che stanno per entrare in funzione in Adriatico, al largo delle coste emiliane, a pochi chilometri dal Delta del Po, preoccupano e non poco le istituzioni polesane, determinate a far sentire la propria voce per dire no alle estrazioni di gas a poche miglia dalle coste.
Il rischio subsidenza, infatti, rimane uno spettro che evoca pericoli e danni ambientali.
La società “PoValley Operation” nei giorni scorsi aveva pubblicato l’avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale e autorizzazione integrata ambientale per la messa in produzione del giacimento “Teodorico”, che si trova a più di 12 miglia dalla costa polesana, ferrarese e ravennate. Non soggiace quindi alla legge che, appunto, vieta estrazioni entro le 12 miglia.
Le istituzioni polesane, dopo le prime critiche a parole, stanno pensando di alzare il livello del no alla subsidenza. Marco Trombini, presidente della Provincia di Rovigo e alcuni sindaci bassopolesani si stanno infatti mobilitando.
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