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Rifiuti, la Regione impone lo statuto

Venezia dà ragione al sindaco di Rovigo

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Per la costituzione del Consiglio di bacino Venezia impone di adottare lo schema regionale entro il 31 marzo.
Tempo scaduto. O meglio, quasi scaduto perché la Regione Veneto dà tempo fino al 31 marzo per l’adozione, da parte dei Comuni polesani, della convenzione sull’ente di bacino che dovrà regolare il sistema dei rifiuti in Polesine.

Ancora una volta, quindi, da Venezia hanno risposto picche alla richiesta dei cosiddetti sindaci della fronda che chiedevano un incontro al governatore Luca Zaia per poter far valere la modifica che in molti avevano individuato per la costituzione dell’ente, con la previsione del numero dei componenti del cda.


Invece la Regione ha detto che non è più tempo di trattative, mediazioni, o correttivi.


Passa la linea del sindaco di Rovigo: i Comuni devono adottare lo statuto, altrimenti, come più volte evidenziato, ci sarà la nomina di un commissario ad acta. Fine delle discussioni quindi.


Il coordinatore dei sindaci “della fronda”, Davide Diegoli, vicesindaco di Occhiobello e grande sconfitto di questa partita, fa buon viso a cattiva sorte: “Niente di sorprendente, l’ennesima imposizione dall’alto. Decideremo se adeguarci o fare ricorso al Tar”.
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