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L'incendio in Comune è stato doloso, e gli estintori erano... scaduti

Paura a Palazzo Nodari

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Le fiamme, che ad un certo punto erano alte più di mezzo metro, domate da un dipendente pubblico con lo schiumogeno, a cui però si erano dimenticati di fare la revisione obbligatoria.
Su una cosa oramai ci sono pochi dubbi. L'incendio che nella mattina di martedì 21 marzo è divampato nel salone d'onore di Palazzo Nodari, è stato doloso.

Ovvero: qualcuno ha volutamente appiccato le fiamme ad un cassonetto pieno di carta che si trovava dietro ad uno dei drappi rossi che ornano la sala che porta all'ufficio del sindaco. Chi sia stato, ovviamente, resta un mistero. M

a su questo anche i carabinieri, intervenuti sul posto insieme alla polizia locale, hanno pochi dubbi. Di certo, è stato grazie all'intervento di un dipendente pubblico, che ha immediatamente utilizzato uno degli estintori di servizio, che le fiamme non si sono estese ai tendaggi correndo il rischio di provocare danni ben maggiori. "Erano alte già più di mezzo metro", racconta il dipendente.

A margine, una curiosità: l'estintore utilizzato dal dipendente per spegnere il principio d'incendio era... scaduto. In Comune qualcuno si era infatti dimenticato di fare la dovuta e prevista revisione semestrale. Per fortuna - è proprio il caso di dirlo, ha funzionato al meglio ugualmente. Ma suvvia, un po' più di attenzione...

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