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Sesso a tre col bimbo, condannati una mamma e il patrigno

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Il collegio di Rovigo ha condannato una mamma e il suo compagno, accusati di corruzione, maltrattamenti e violenza sessuale. L'uomo dovrà scontare 7 anni e 9 mesi, la donna 2 anni e 6 mesi.
Si è chiusa con una dura condanna davanti al collegio del tribunale di Rovigo la vicenda che vede protagonisti una donna e il suo compagno sudamericano, accusati - tra le altre cose - di aver fatto sesso davanti al figlio di lei che ai tempi aveva solo otto anni e di averlo frustato con un cavo elettrico.


Il collegio di Rovigo presieduto da Silvia Varotto, con giudici a latere Barbara Vicario e Valentina Verduci, ha condannato a 7 anni e 9 mesi G. J. E. T., il compagno sudamericano, e a due anni e 6 mesi I. N, la mamma entrambi residenti in un comune non lontano da Rovigo, entrambi difesi dagli avvocati Monica Mischiati e Nunzia Grimaldi.



Dura la richiesta di pene del pm Monica Bombana: 4 anni per la donna e 12 per l'uomo. Il collegio ha deciso per l'assoluzione per gli atti sessuali che il sudamericano avrebbe compiuto sull'altro fratello più piccolo.



Ma l’accusa di abuso non riguarda solo il disgustoso “sesso a tre”. Infatti nel capo d’imputazione si racconta che il patrigno, minacciando di picchiare il bambino con i cavi elettrici, lo costringeva ad atti sessuali., In un’altra occasione lo avrebbe frustato sulla gambe sempre con il cavo elettrico.



La vicenda risale al 2012- 2013 ed era emersa grazie alle segnalazioni del padre e delle maestre alla polizia.



Durante l’incidente probatorio, avvenuto nel consultorio di Rovigo, in forma protetta, il bambino avrebbe confermato gli abusi.




Il servizio completo domani 24 marzo sulla Voce di Rovigo
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