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Colpi di cintura e padella sui bambini, genitori accusati di maltrattamenti

violenza in famiglia

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Maltrattamenti

Colpi di padella e cintura sui figli di 14 e 13 anni. Due rumeni sono stati rinviati a giudizio per maltrattamenti avvenuti a Occhiobello.
Forse pensavano di "educarli" con metodi "efficaci", ma sono finiti a processo per maltrattamenti due rumeni di 38 anni, residenti a Occhiobello, che prendevano i figli a colpi di padella e cintura e li ingiuriavano per "metterli in riga".



Stamattina, 29 marzo, il gip Alessandra Martinelli ha deciso il rinvio a giudizio per R. M. S, l'uomo e patrigno dei bambini di 13 e 14 anni e I. B, la sua compagna e mamma naturale dei bimbi.



I fatti risalgono al marzo del 2015, l'indagine per maltrattamenti è stata coordinata dal pm Monica Bombana.



Pesavano sui minorenni non solo le percosse, gli schiaffi, gli strattoni, anche le ingiurie. Tra le più "leggere": "Se alzi la voce un'altra volta con me ti spacco i denti della bocca e ti raso a zero i capelli", o ancora, "vai via da lì o ti spacco il culo.



I due imputati sono difesi dall'avvocato Anna Osti del foro di Rovigo, mentre i minorenni, rappresentati dal curatore speciale avvocato Laura Tosini, nel processo sono difesi dall'avvocato Gianluca Pertoldi.




Il servizio domani 30 marzo sulla Voce di Rovigo
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