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Acqua: per fare un padovano ci vogliono quattro polesani

Fusione Polacque-Cvs

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Se la fusione fra Polacque e Cvs andrà in porto, ogni cittadino di Barbona avrà in capo quasi mille azioni della nuova società, un rodigino appena 189. E agli adriesi andrà anche peggio.
Ogni abitante di Barbona, 671 anime appena di là dall’Adige, “controllerà” quasi mille azioni di Acquevenete spa. Un residente di Loreo, invece, si ritroverà nel proprio portafoglio soltanto su 22 azioni della nuova azienda idrica, che nascerà (se nascerà) dalla fusione tra Polesine Acque e Cvs.


Il peso specifico che i 59 comuni della Bassa Padovana avranno nel nuovo soggetto gestore dell’acqua potabile, si misura anche da qui. Dal numero di azioni che ogni comune si porterà a casa, e dal rapporto tra questo tesoretto e il numero di abitanti.

E così, mentre mediamente ogni abitante della Bassa Padovana potrà contare su 792 azioni, ogni polesano ne avrà in capo appena 217.

Come a dire: per fare un padovano serviranno quattro polesani.


La tabella dice molto più di tante parole.

E se un cittadino di Anguillara avrà potenzialmente in capo 911 azioni, e uno di Stanghella 905, i rodigini avranno un peso pari a 189 azioni per abitante. Adria, seconda realtà della nostra provincia, riceverà meno di 38 azioni per cittadino. In proporzione, venticinque volte meno di Barbona.

E queste quote non sono soltanto numeri astratti. Ma si tradurranno in potere. Potere di decidere, ad esempio, dove e come fare investimenti, in futuro.

Servizio e dati sulla Voce in edicola venerdì 31 marzo
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