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"Senza gestione del teatro, il 30 maggio si chiude"

Fondazione Rovigo Cultura

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Il presidente Giampiero Beltotto non ha intenzione di aspettare oltre. Manca l'ok del consiglio comunale. "Non capisco quali siano gli ostacoli".
“O cominciamo a gestire il teatro Sociale entro giugno, oppure chiudiamo a doppia mandata questa esperienza”.



Non usa mezze parole Giampiero Beltotto, presidente della Fondazione Rovigo Cultura, per descrivere lo stato dell’ente che presiede.
Ieri è stata ufficializzata la nomina a vicepresidente dell’avvocato Valentina Noce.



L’ente è nato una decina di anni fa, e nel suo statuto si pone come obiettivo la presa in gestione del teatro Sociale e del Museo dei Grandi Fiumi. Ma il passaggio di consegne deve ancora avvenire: manca infatti il via libera del consiglio comunale. “Eppure - spiega Beltotto - sia la Regione, che il sindaco, l’assessore alla cultura e la commissione hanno espresso un parere favorevole su questa operazione. Non capisco proprio cosa ostacoli il progetto. Rovigo è l’unica città d’Italia, assieme a Cosenza, a gestire direttamente il proprio teatro”.



“A giugno devono prendere il via gli appalti per la prossima rassegna teatrale - afferma Beltotto - se sarà il comune ad occuparsene faremo la fine della stagione 2017. E a quel punto considererò esaurito il mio mandato, non avrebbe senso continuare”.
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