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Igor, il retroscena: scarcerato due volte con lo sconto per buona condotta

Il caso

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Ha ottenuto 270 giorni di premio quando era in carcere a Rovigo e 360 a Ferrara, nonostante su di lui pendessero due mandati di cattura internazionali. Ma nessuno ha controllato chi fosse davvero.
Igor Vaclavic, o Norbert Feher che dir si voglia, in Italia non ci doveva proprio restare, come raccontano le oramai note due espulsioni dall’Italia mai eseguite, la prima delle quali disposta dall'allora questore di Rovigo (eravamo nel 2010).



E invece non solo non è stato espulso, ma è stato pure premiato per buona condotta, sia durante la detenzione nel carcere di Rovigo, che in quella successiva a Ferrara (quando il provvedimento di espulsione c'era già).



Follie della burocrazia, clamorose disattenzioni? Mentre in tutta la pianura che si stende dal Po al confine con Ravenna prosegue la caccia al criminale che ha ucciso due persone in pochi giorni, vengono a galla nuovi, inquietanti retroscena.



Igor (o Norbert, o Ezechiele che dir si voglia) è stato condannato per ben due volte, complessivamente a 9 anni e 4 mesi di carcere. La prima volta a Rovigo, nel 2007. La seconda a Ferrara, nel 2011. Ma entrambe le pene gli sono state ridotte, e ha tutte e due le volte ha ottenuto la scarcerazione anticipata per "buona condotta", risparmiandosi in tutto 630 giorni di carcere. Che sono quasi due anni.

E dire che a suo carico, nel frattempo, si erano aggiunti anche un mandato di arresto europeo, ed una richiesta di arresto da parte della Serbia, per rapine e stupri. Una richiesta datata 2011.


Limitandosi a questo aspetto si scopre che a Rovigo, dove doveva scontare 4 anni di reclusione per rapine e tentate rapine (allora era il bandito ninja) ha collezionato complessivamente 270 giorni di premio per buona condotta. E a Ferrara, dove venne arrestato pochi mesi dopo per altre rapine nell'argentano, 360 giorni a fronte di una condanna a 5 anni e 4 mesi.



In tutto sono 630 giorni di bonus dallo Stato italiano come detenuto modello, con due mandati di cattura internazionale sulle spalle di cui nessuno si è mai accorto. Neppure quando la Russia lo ha rifiutato: non esiste nessun Igor Vaclavic. E invece di controllare chi era veramente, è stato lasciato libero di andarsene...


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