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L'oasi di Panarella trattata come discarica a ciclo continuo

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Le foto dell'Oasi di Panarella sono di Alberto Casetta, pubblicate su Facebook

I volontari la ripuliscono dai rifiuti illeciti e gli incivili tornano a deturparla. Non c'è pace per l'oasi di Panarella a Papozze. La Rete si infuria.
Sacchi neri come enormi balene spiaggiate all’oasi di Panarella, nel bel mezzo del parco del Delta del Po, a Papozze.



L’area verde, un vero paradiso che è considerata “la porta del Delta”, nonostante l’impegno dei volontari che ciclicamente organizzano “battute” per tenerla pulita, diventa nel giro di poco tempo dopo, una discarica a cielo aperto.




L’ultimo report fotografico pubblicato su Facebook scatena la rabbia degli amanti dell’area golenale del grande fiume Po.




Una distesa di rifiuti, bottiglie di plastica, grandi sacchi verdi e neri, persino una spondina di letto, lasciati da qualche incivile senza rispetto per uno dei luoghi più belli del Delta.




Solo 20 giorni fa i volontari di Tuttinbici Adria avevano organizzato una giornata per ripulire dalla mondezza questo angolo di paradiso che molti amano e che dovrebbe essere considerato sacro per la sua biodiversità.
E in pochi giorni è tutto tornato punto e accapo.




“Uno scempio - racconta indignato Alberto sul social network - che ho trovato dalla discesa prima della casetta, fino al bacino prima dell"ultimo pioppeto verso Panarella”.



Il servizio completo sulla Voce di Rovigo di domani 23 aprile.
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