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"Sono omosessuale, chiedo asilo politico"

La nuova frontiera dei migranti.

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Un gruppo di profughi appena giunto in Italia

A Rovigo alcuni marocchini hanno chiesto asilo politico con la motivazione di essere omosessuali e quindi perseguitati nella loro patria d'origine.
“Nessuna guerra, nessuna persecuzione politica, ma persecuzione di tipo sessuale”. Sono più o meno queste le parole che alcuni migranti hanno usato per giustificare la propria traversata del Mediterraneo a bordo di barconi improvvisati.


Nei giorni scorsi sono in Polesine sono arrivati diversi nuovi profughi, come nelle altre occasioni provenienti da diversi Paesi del centro Africa o del Medio Oriente. Luoghi dove guerra, carestie o conflitti etnici o religiosi mettono a rischio la stessa sopravvivenza. Assieme a questi migranti però c‘erano anche alcuni marocchini, almeno cinque i profughi che hanno fatto richiesta d’asilo politico e che erano partiti dallo Stato di Rabat.


In Marocco però non ci sono persecuzioni politiche o religiose, ecco allora che per giustificare la richiesta entra in ballo la persecuzione sessuale.
Proprio così, i cinque migranti marocchini si sono dichiarati omosessuali ed hanno spiegato che nel loro Paese non è possibile seguire apertamente le proprie inclinazioni sessuali e che quindi sono stati costretti a lasciare l’Africa per poter sperare di godere anche di questa libertà.


Per alcuni una motivazione per entrare nel sistema dell'accoglienza.


Il servizio completo sulla Voce del 24 aprile.
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