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Interporto, conti in utile

Il presidente Bressanin: le previsioni sono buone

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Primo Vitaliano Bressanin di Confesercenti

Il presidente della società parla delle possibilità per il futuro e di conti che dopo tanti anni tornano in utile.
La notizia è ghiotta, perché a prima vista è come scrivere dell’uomo che morde il cane: l’Interporto è avviato a chiudere i conti del 2017 in attivo.


Della serie: c’è sempre speranza, e anche le cose che sembrano impossibili possono accadere. Era successo l’ultima volta nel 2010, sette anni fa, grazie ad una serie di operazioni finanziarie. Questa volta, invece, pare proprio siano gli incassi da attività (ovvero dal core business) a consentire di riportare i conti in ordine.


Il presidente, Primo Vitaliano Bressanin, si schernisce: “I numeri, mi dispiace, li dico solo in assemblea (in programma domani Ndr). Un’assemblea straordinaria, tra l’altro, nel corso della quale verrà sancito l’allungamento della vita della società”. Però non può negare quello che - carte alla mano - siamo venuti a sapere.


“Sì, è vero - ammette Bressanin - basandoci sui contratti predisposti negli ultimi sei mesi, le proiezioni per il 2017, e ancora di più per il 2018, portano a prevedere una chiusura in utile grazie ai dati dell’attività, a partire dalla movimentazione delle merci”.
Il 2016, invece, si è chiuso con un passivo di 281mila euro. Bressanin non lo dice, ma su questi numeri lui ha potuto ben poco, essendo subentrato alla guida di Interporto in autunno inoltrato, e perdipiù al termine di un periodo decisamente burrascoso per la vita della società di Borsea.


Ma questa inversione di tendenza, a cosa è dovuta? “A uno sviluppo dell’attività intermodale, e all’attività dello scalo merci ferroviario, per il quale tra l’altro sono possibili ulteriori e importanti sviluppi”.
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