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La fusione Polacque all'ultimo scontro

L'assemblea è fissata per il giorno 8 giugno

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La sede di Polesine Acque in via Benevenuto Tisi da Garofolo a Rovigo

Per la fusione fra Polacque e Cvs ci sono gli ultimi giorni di trattative. Poi si voterà, a soli tre giorni dalle elezioni comunali.
Ultimo scontro sull’acqua. Il D-day per la fusione di Polesine Acque è stato fissato all’8 giugno.

La convocazione dell’assemblea straordinaria dei sindaci soci di Polacque è già stata inviata ai Comuni polesani. L’ultimo scontro quindi che vedrà fronteggiarsi i sindaci a favore dell’aggregazione con Cvs e quelli contro, a cominciare dal primo cittadino di Rovigo Massimo Bergamin.


E non mancano le critiche per questa convocazione, fissata a soli tre giorni dalle elezioni comunali, con alcuni Comuni che nel giro di poche ore potrebbero vedere mutate le proprie amministrazioni. Per non parlare di Porto Viro, che essendo commissariato non prenderà parte ad alcuna votazione.
Il gioco dei pro fusione, però, è chiaro: arrivare all’assemblea prima dell’11 giugno in quanto le conseguenti possibili mutazioni politiche potrebbero alterare gli attuali equilibri.

Anche perché la sensazione è che il sì o il no alla fusione si giocheranno su pochissimi voti. Parecchi sono i Comuni che non hanno ancora deliberato sull’argomento. Alcuni lo faranno nei prossimi giorni, altri entro i primi di giugno. In ogni caso non tutti i sindaci avranno un mandato dal proprio consiglio comunale.
Il servizio completo sulla Voce del 25 maggio.
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