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A Badia scoppia la rivolta della movida

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Il centro di Badia Polesine

L’ordinanza del sindaco che vieta la musica dopo mezzanotte fa insorgere molti. Fantato: “Ho fatto il mio dovere”. Sui social, c’è grande malumore tra giovani e gestori dei locali: “Così la città è morta”.
E’ scoppiata la rivolta sui social dopo l’ordinanza antimovida promossa dall’amministrazione comunale di Badia Polesine.




Il provvedimento restrittivo, che obbliga tutti i locali badiesi a spegnere la musica dalla mezzanotte in poi, ha creato parecchi malumori, soprattutto tra i più giovani ed i gestori dei locali.




Alcuni ragazzi indignati scrivono: “Mancano poco più di due settimane alle elezioni e l’amico di sempre, Gastone Fantato, inserisce un’altra ordinanza per ammazzare Badia Polesine, i pochi locali sopravvissuti e quei pochi giovani che ci girano ancora per la piazza".
Altri ancora: “Badia è morta. D’ora in poi le feste le farò a casa mia sotto invito privato”.



Alcuni gestori invece minacciano l’amministrazione scrivendo: “Noi da oggi tagliamo le spese e non sponsorizzeremo più nè eventi, nè associazioni fino a data da destinarsi”.



Altri invece criticano i modi in cui potranno essere accertate le violazioni della legge: “Trovo veramente ridicolo e anticostituzionale il modo in cui si può accertare il non rispetto dell’ordinanza”.



Il servizio completo sulla Voce di Rovigo di oggi, 26 maggio.
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