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Capitale della cultura, Rovigo si candiderà per il 2021

L'annuncio

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Il municipio di Rovigo

Sfuma per quest'anno la candidatura di Rovigo a Capitale della cultura: i termini scadranno infatti il 31 maggio. Il sindaco Bergamin punta tutto nel 2021.
Sarà anche un sogno, come dice il sindaco Massimo Bergamin annunciando la candidatura di Rovigo a capitale nazionale della cultura. Ma è un sogno rimandato. Perché il capoluogo del Polesine non presenterà alcun dossier al ministero dei beni artistici, delle attività culturali e del turismo, che mercoledì 31 maggio chiuderà ufficialmente la raccolta delle candidature per essere capitale della cultura 2020.



Troppo poco tempo per preparare la proposta: e così, Rovigo preferisce stare alla finestra e aspettare il prossimo giro. Tra un anno, appunto, per candidarsi al prestigioso riconoscimento in vista del 2021. Un anno, però, in cui Rovigo e il Polesine non potranno restare con le mani in mano. Ma dovranno lavorare alacremente per farsi trovare pronti all’appuntamento del prossimo anno.



E' lo stesso sindaco Massimo Bergamin a dettare la linea: "Nei prossimi tre anni - scandisce di fronte al consiglio comunale del capoluogo - l’unico obiettivo sarà quello di far crescere la città, attraverso un programma strategico pluriennale, condiviso con tutte le eccellenze del territorio". Perché - ribadisce - "la città di Rovigo si candida capitale della cultura italiana 2021. Vogliamo sognare e vi invitiamo a sognare insieme a noi". D’accordo: la candidatura di Rovigo non è ancora ufficiale (lo sarà soltanto quando, l’anno prossimo, il ministero aprirà il nuovo bando). Ma l’impegno dal punto di vista politico (e morale) adesso c’è tutto.



Il servizio completo in edicola nella Voce di mercoledì 31 maggio
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