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Gli artigiani lavorano 211 giorni l'anno soltanto per l'erario

Tasse

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Ai piccoli imprenditori resta soltanto il 42% del reddito prodotto. Il 40% se lo prende il fisco, quasi il 10% il comune e il 5,7% la Regione.
Ventisettemila euro di tasse su 50mila di guadagno. E così gli artigiani polesani passano 211 giorni all'anno a lavorare per l’erario, anziché per mantenere la propria famiglia.



E’ quanto emerge dal rapporto “Comune che vai, fisco che trovi”, elaborato dall’Osservatorio permanente Cna sulla tassazione delle piccole e medie imprese, presentato a Roma. Nel testo, l’analisi dettagliata della pressione fiscale in 135 città d’Italia.



Dal quadro, emerge che Rovigo è la città del Veneto (Venezia e Verona escluse) in cui le piccole imprese pagano più tasse. E se all’imprenditore resta in tasca il 42,2% del reddito prodotto, l’erario statale si porta a casa il 40,1%, il comune si prende il 9,47% mentre la Regione si porta a casa il 5,73%.



Il servizio completo e tutti i dati sulle tasse sulla Voce in edicola mercoledì 7 giugno.
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