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"Saluti da Igor": una cartolina folle recapitata ai carabinieri

La caccia all'uomo

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Inviata da Livorno il 17 maggio, scritta in un italiano sgrammaticato, è molto probabile che si tratti di uno scherzo di pessimo gusto. Ma nulla può essere trascurato.
Probabilmente si tratta di uno scherzo di pessimo gusto e offensivo nei confronti di chi ha perso la vita per mano di un criminale che doveva essere in carcere ed invece dopo due omicidi pare proprio essere riuscito a sfuggire alla più grande caccia all'uomo messa in piedi negli ultimi anni.



Eppure al comando dei Carabinieri di Ferrara è arrivata una cartolina che ritrae l'Amerigo Vespucci, il veliero simbolo della Marina militare. E la firma è... Igor.



Il messaggio, scritto in stampatello e con una grafia molto incerta e sgrammaticata (fin troppo, al punto da apparire artefatta): "Per grazie Livorno. Addio Italia m... e soldati sckifi. Igor".



Il timbro postale è del 17 maggio, apposto dal centro smistamento meccanizzato di Firenze. Dunque è partita davvero dalla Toscana. Se si tratta di uno scherzo è davvero pessimo. Ma d'altronde negli ultimi due mesi si sono susseguite anche decine e decine di segnalazioni, alcune davvero incredibili, che hanno costretto i militari dell'Arma a verifiche su verifiche.



Il significato resta comunque chiaro: Igor il russo, al secolo Norbert Feher, l’ha fatta in barba agli uomini dei reparto speciali che per due mesi hanno organizzato la più grande caccia all'uomo vista negli ultimi tempi.



La cartolina è stata pubblicata dalla Nuova Ferrara che ne ha segnalato la poca attendibilità, rimarcando come il cattivo gusto in questo caso abbia superato anche l'eventuale volontà goliardica.



Ivan ha ucciso almeno volte dal 30 marzo: il barista Davide Fabbri, a Budrio, e poi la guardia ecologica Valerio Verri.



Come tutti i "reperti", per quanto poco credibile, anche la cartolina è passata nelle mani del reparto scientifico.

Resta un unico dubbio sulla data: il 17 maggio, quando la grande caccia all'uomo non era ancora stata "ridimensionata" e gli inquirenti si dicevano ancora sicuri si poterlo catturare nelle valli fra Argenta e Comacchio, e i controlli continuavano anche sul confine con il Polesine.
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