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Lo scontro sulle slot finisce al Consiglio di Stato

Ancora battaglia sugli orari del gioco

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Il Comune ha affidato al proprio avvocato l'incarico di difendere l'ordinanza che limita gli orari di gioco in locali pubblici e sale Vlt.
La battaglia legale sulle slot arriva in Consiglio di Stato.


Continua quindi lo scontro fra Comune di Rovigo e la società che gestisce la sala Bingo che contesta l’ordinanza emessa da palazzo Nodari che limita l’orario di utilizzo di slot machine e videopoker. La dirigenza della sala giochi che sorge a Borsea, infatti, dopo aver perso nel ricorso presentato al Tar ha deciso di andare avanti nella propria rivendicazione e ha presentato ricorso davanti al Consiglio di Stato, successivo grado di giudizio amministrativo.

Per far fronte a questa nuova offensiva legale il Comune di Rovigo ha deciso di resistere in giudizio ed ha affidato l’incarico di sostenere le proprie ragioni all’avvocato di palazzo Nodari a Ferruccio Lembo.


L’ordinanza del Comune, alla quale si oppone la società Bingo Star Rovigo srl, è quella emanata il 30 settembre 2016. Una scelta che di fatto limita l’orario di utilizzo delle macchinette all’interno dei locali pubblici e della sale Vlt.


Una decisione che la giunta guidata dal sindaco Massimo Bergamin aveva adottato per contrastare la ludopatia. A quella ordinanza la società Bingo si era opposta impugnandola davanti al Tar che nel febbraio scorso aveva sentenziato a favore del Comune, mantenendola quindi in vigore. Ora il confronto si sposta al Consiglio di Stato.
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