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I lavoratori chiedono le dimissioni dell'assessore

La rabbia dei dipendenti comunali

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All'assemblea dei lavoratori i dipendenti del Comune di Rovigo sfogano l'amarezza per il mancato accordo sul salario accessorio. Chiedono le dimissioni di Saccardin e annunciano ricorsi e proteste.
La rabbia dei lavoratori del Comune di Rovigo.

Assemblea infuocata ieri mattina a palazzo Nodari, con i dipendenti comunali che chiedono le dimissioni dell’assessore Gianni Saccardin e lo spostamento del dirigente al personale Alfonso Cavaliere. E non solo, perché lo stop alle loro aspettative sul fondo per il salario accessorio, ha scatenato anche una serie di iniziative che stanno per essere messe in pratica. Fra queste una serie di sit-in nel salone d’onore con i dipendenti che a rotazione presidieranno con cartelli, bandiere sindacali e striscioni il piano nobile del municipio. Inoltre il ricorso alle vie legali, lavoratori e sindacati stanno verificando la possibilità di una maxi causa al giudice del lavoro per vedere riconosciute le proprie aspettative. Questo, ovviamente a seguito della delibera per il fondo. Insomma la battaglia sul caso Mef non è per niente terminata.


L’assemblea di ieri ha visto I dipendenti comunali apprendere dai sindacalisti di Cgil fp, Paolo Zanini, Uil fp, Cristina Garbin, Cisl fp, Francesco Malin, il naufragio della trattativa che era stata impostata per cercare una soluzione al nodo dell’ammontare del fondo per i salario accessorio. Ad opporsi è stato il dirigente del personale che ha ritenuta illegittima la stessa proposta di delibera che aveva sollecitato il sindaco Massimo Bergamin.


“Purtroppo - commenta Cristina Garbin - il sindaco ha dovuto adeguarsi alla linea del dirigente. I lavoratori hanno criticato l’atteggiamento del sindaco, ma ancor più hanno criticato quello dell’assessore Saccardin che mesi fa aveva promesso il proprio impegno per risolvere la situazione. Invece ora che ha fallito tutti chiedono che faccia quello che aveva annunciato in febbraio, cioè le dimissioni. I lavoratori hanno preso atto del fatto che la politica non ascolta le loro esigenze, da parte di questa amministrazione comunale non c’è alcun riconoscimento per il loro lavoro”.
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