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Addio a Giorgio Mazzon, grande artista polesano

Rosolina

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Aveva 60 anni. La sua bottega di ceramica era diventato un vero cenacolo frequentato da pittori, scultori, scrittori e poeti. I funerali domani (martedì 4 luglio) a Rosolina.
A 69 anni- era nato il 2 gennaio 1948 - è scomparso, vinto dalla malattia, Giorgio Mazzon, artista polesano nativo di Rosolina.




Fin da piccolo aveva l’arte nel sangue, e sebbene autodidatta, ha coltivato la sua vena creativa sia in pittura, sia in scultura, per tutta la vita, senza mai fermarsi, nemmeno negli ultimi suoi giorni, quando, con le mani malferme, ha cercato di dare vita alla sua ultima opera” Alle cinque della sera”, una tela ispirata a Lorca e a Picasso.



La sua bottega artigiana di ceramica, annessa alla casa, gli ha fruttato la notorietà, anche fuori provincia, della sua produzione artistica, ed anche uno stuolo di amicizie di pittori e scultori, tra cui Gabbris Ferrari, cui era legatissimo, Giampaolo Berto, Nato Frascà, Nando Celin, Vanni Cantà, e anche di poeti, attori, filosofi e uomini di teatro, come Bepi Molin, recentemente scomparso, maestro veneziano dello spettacolo di burattini.



La sua casa è stata davvero un cenacolo d’arte, un salotto letterario, un laboratorio d’arte, con rappresentazioni teatrali, danze, serate di poesia e di canto.



Generoso di affetti soprattutto con i suoi: la moglie Fiorenza, le figlie Giorgia ed Elisa e i carissimi nipotini.
I funerali si svolgeranno nella chiesa di Rosolina alle ore undici di domani, martedì 4 luglio.
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