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Raffica di divieti di ritorno a carico di stranieri

Questura

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Salvatore Fabio Cilona, questore di Rovigo

Fra i destinatari anche il predone del rame pizzicato a rubare per due volte nella stessa azienda, oltre a ladri, spacciatori e truffatori.
Il predone del rame, il rumeno M.L, 30enne di Ferrara pizzicato per ben due volte dai carabinieri a rubare rame in un'azienda di Arquà Polesine che produce materiale idraulico (la prima volta il 14 aprile e la seconda il giorno successivo), in attesa del processo per il furto non potrà fare ritorno in buona parte del Polesine.



Lo ha deciso il questore di Rovigo, Fabio Cilona, che gli ha fatto notificare un "divieto di ritorno" nei comuni di Arquà, Villamarzana, Costa, Bosaro, Pontecchio e Rovigo.



Analogo provvedimento è stato emesso nei confronti di un marocchino di 30 anni che il 20 marzo in centro a Castelmassa, privo di documenti, offendeva e cercava di fuggire ad un controllo dei militari dell'Arma. Per lui il divieto di ritorno riguarda, appunto, Castelmassa.



Non potranno invece fare ritorno a Rovigo un marocchino di 26 anni residente a Padova che il 15 aprile era stato trovato in possesso di armi improprie; un moldavo 23enne che il 24 dicembre 2016 era stato denunciato dalla polizia dopo un furto all'Ovs, e un tedesco di 25 anni che in febbraio era stato fermato dalle volanti mentre, con in tasca un grimaldello, si aggirava con fare sospetto attorno ad alcune abitazioni.


Sono dunque cinque i divieti di ritorno, tutti a carico di cittadini stranieri.



A questi si aggiungono tre avvisi orali con l'invito a cambiare vita carico di un italiano di 49 anni denunciato per spaccio di stupefacenti; di un altro 49enne trovato dai carabinieri ad utilizzare carte di credito contraffatte, e di un 27enne accusato di ricettazione.
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