A Rovigo servizi sociali a secco

Sono a secco. E non per il caldo e l’assenza di pioggia. Ma per la mancanza di fondi. Si tratta dei servizi sociali del Comune di Rovigo.


Il settore, guidato dall’assessore Patrizia Borile, si trova infatti in piena emergenza, e non solo per le continue richieste di aiuto e sostegno da parte di cittadini e famiglie in difficoltà e associazioni sempre alle prese con l’esiguità di fondi, ma soprattutto per il quasi azzeramento del proprio budget. Che per ritrovare linfa vitale deve aspettare la destinazione dell’avanzo di bilancio, che però, nonostante fosse stato annunciato parecchie settimane fa, non è ancora comparso sul radar del consiglio comunale.


E così gli uffici di viale Trieste si ritrovano a dover fare i conti con l’assenza di conti, nel senso che c’è ben poco da contare, se non le situazioni a cui mettere mano e da tamponare alla meno peggio. Come avviene col nuoto disabili, da tempo alle prese con un budget sempre all’osso. Al momento è pari a zero “ma puntualizza Patrizia Borile - abbiamo trovato il modo di garantire il servizio per il mese di luglio. Poi ad agosto sarà sospeso e per settembre contiamo di avere a disposizione i nuovi fondi. Le risorse disponibili per questo importante servizio si sono esaurite alla fine di giugno, per fortuna attraverso l’assessorato allo sport siamo riusciti a reperire fondi per assicurare il mese di luglio”.
Ma non è solo il nuoto disabili ad essere andato in sofferenza.


“La situazione è questa - ammette la Borile, che però non si rassegna alla prospettiva di dover dire solo no a chi bussa alla sua porta - in attesa della destinazione dell’avanzo di bilancio affrontiamo le necessità caso per caso. Ci sono progettualità già avviate e finanziate, come il Ria, e queste hanno il loro percorso, le situazioni che rientrano in queste iniziative vengono valutate in quest’ottica”.